Un percorso nutrizionale, per come lo intendo, è un percorso necessario per non esser più schiavi delle diete. Può sembrare un paradosso ma questo è, condurre il paziente ad una consapevolezza tale da consentirgli di vivere serenamente il rapporto con il cibo. L’obiettivo è che il paziente a fine percorso non necessiti più della mia figura.
Concentro il mio lavoro sul migliorare la qualità della vita del paziente e questo passa per 4 aree di trattamento: alimentazione personalizzata, ricomposizione corporea, benessere intestinale, integrazione personalizzata.
Il più delle volte le diete falliscono perché non sono personalizzate, anzi qualsiasi dieta che non sia personalizzata risulterà inefficace. Facciamo un esempio: prendiamo due persone che seguono lo stesso stile di vita, stessa altezza e stesso peso di partenza. Seguendo la stessa alimentazione una ingrassa di qualche chilo, mentre l’altra mantiene il peso.
Perché? Semplicemente i consigli nutrizionali standardizzati non sono efficaci e non possono essere adatti a tutti. Gli organismi funzionano in un modo integrato ma tendiamo a studiarli una parte alla volta. Questo è il problema della standardizzazione, non considera la complessità di ogni individuo. Un Piano Alimentare Personalizzato considera tutti i diversi fattori che condizionano l’organismo ed è specifica per il singolo paziente.
Allo stesso modo, l’Integrazione Personalizzata è uno strumento incredibilmente valido nel percorso nutrizionale. Come abbiamo visto per la Nutrizione, l’Integrazione ha senso solamente se pensata sulle reali necessità del paziente, con integratori di altissima qualità e se questa sia davvero indispensabile per il paziente.
Nel primo colloquio col paziente uno dei primi argomenti che cerco di spiegare è il concetto di composizione corporea. Analizzare il peso in kg senza conoscere la composizione corporea [FM (massa grassa) FFM (massa magra) BCM (massa cellulare metabolicamente attiva) TBW (acqua totale) ECW (acqua extracellulare)] è come giudicare la potenza di una macchina senza sapere quale motore monta. Per ricomposizione corporea si intende il miglioramento della composizione corporea con una perdita di massa grassa a discapito di quella magra. Perchè per dimagrire bisogna perdere grasso, non kg di peso in generale.
Infine arriviamo al Benessere Intestinale. La nostra salute e probabilmente anche il nostro comportamento, così come il nostro umore, dipendono da ciò che mangiamo, da ciò che facciamo ma anche dalla comunità microbica che ospitiamo – il microbiota – che varia anche in funzione delle nostre scelte alimentari. Il microbiota intestinale influisce in modo significativo sulla comunicazione bidirezionale tra il tratto gastrointestinale e il cervello, questo “asse” prende il nome di asse microbiota-intestino-cervello. Un numero sempre crescente di studi ha dimostrato che i microbi ed i loro metaboliti sono in grado di influenzare la sazietà, controllando così l’appetito dell’ospite. Questo è un aspetto da non sottovalutare quando si affronta un percorso nutrizionale ed è uno dei miei principali punti di interesse.